27 e 28 febbraio 2015 a Rovereto
"Cose da fare". Giusto per mettere in evidenza l'approccio pragmatico che orienta questo appuntamento nazionale di confronto tra chi opera quotidianamente insieme ai giovani.
Cose che si stanno facendo e che si possono fare, mettendo in contatto esperienze consistenti e sguardi curiosi, prendendo le distanze dai luoghi comuni che riguardano il discorso sui giovani. Un'occasione per riflettere a partire dalla rilettura di azioni realizzate nei territori, all'interno di cantieri sociali, di incubatori di intraprendenze, di progetti che rigenerano spazi nelle città, alla ricerca di ipotesi e mappe che possano orientare nuove azioni.
“Insieme ai giovani", proprio guardando con interesse a nuove modalità di stare e fare insieme che investono alcune pratiche giovanili, interrogando le forme e i modi del cooperare, del condividere e del collaborare per come sono state finora esercitate all'interno delle stesse organizzazioni che operano con i giovani. Insieme ai giovani perché si scommette sulla generatività dell'interazione, tra pari e dispari, tra testimonianze e progetti, tra possibili prefigurazioni di futuro e memorie dotate di senso.
“Cose da fare con i giovani" per riconoscere i desideri che abitano nella realtà, per interrogarci sulle condizioni che favoriscono attivazioni capacitanti e promuovono interazioni generatrici. Senza aggettivi, ma solo con qualche avverbio: qui, ora, altrove e altrimenti. Questi i temi al centro del convegno nazionale in programma il 27 e il 28 febbraio allo Smart Lab di Rovereto. Il convegno è organizzato in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento e il Comune di Rovereto.