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Provincia Autonoma di Trento - Politiche giovanili

 
 



 
 

IL SERVIZIO CIVILE PIÙ VICINO AI GIOVANI

Approvati dalla Giunta provinciale i criteri di gestione e il regolamento di attuazione del SCUP (Servizio civile universale provinciale)

La Giunta provinciale ha approvato il regolamento di attuazione del Servizio Civile Universale Provinciale (SCUP) ed i relativi i criteri per la gestione. "Inizia oggi un nuovo Servizio civile - ha sottolineato l'assessora alle politiche giovanili Sara Ferrari - capace di adattarsi alla condizione giovanile odierna e di rispondere alle esigenze dei giovani e delle organizzazioni coinvolte. L'obiettivo che esso si pone è quello di costituire uno strumento in mano ai giovani dai 18 ai 28 anni per costruire il proprio futuro: un'occasione per sperimentarsi nel mondo del lavoro, dare l'impulso per mettersi alla prova, fare quel primo passo per acquisire competenze e ampliare la rete delle proprio conoscenze. Si può parlare, ormai, del Servizio civile come una politica attiva di lavoro. Per offrire queste occasioni la Provincia mette a disposizione un finanziamento proprio che si aggiunge a quello europeo della garanzia giovani per un totale di circa un milione di euro". Il nuovo Servizio civile punta ad estendere l'esperienza al maggior numero possibile di giovani e ad ampliare la platea dei luoghi nei quali esso può essere svolto.
Nello scorso mese luglio la Giunta provinciale ha approvato le Linee guida per il servizio civile, che costituiscono le direttrici di sviluppo ed attuazione del SCUP.
Oggi il disegno normativo di questa riforma prende forma con il nuovo regolamento, destinato soprattutto a fissare le regole di partecipazione per i giovani. Infatti, esso disciplina i criteri e le modalità per l'ammissione dei giovani al Servizio civile provinciale, le modalità di accesso, la durata del servizio stesso, in relazione alle differenti tipologie di progetti di impiego, i trattamenti economici e giuridici previsti. Il regolamento disciplina, inoltre, la Consulta provinciale del Servizio civile, l'Albo provinciale, le norme di comportamento alle quali i giovani in Servizio civile devono attenersi e le relative sanzioni ed il Fondo provinciale.
Le regole di gestione, rivolte in particolare alle organizzazioni destinate ad ospitare i giovani in servizio civile, sono fissate dalla delibera che definisce i criteri per il Servizio civile universale provinciale. Essa descrive gli standard, i criteri e le modalità di presentazione dei progetti da parte dei soggetti proponenti, le modalità di gestione operativa (orari, formazione, ferie, malattie ecc.), il monitoraggio e i controlli.
Le novità essenziali stanno nel fatto che la possibilità di presentare progetti per le organizzazioni e quello di fare domanda di partecipazione per i giovani sono sempre aperte, mentre oggi avvenivano una sola volta all'anno. Ogni giovani può fare più domande all'anno se non viene accolto in graduatoria.
Un altro elemento innovativo è la durata variabile dei progetti dai 3 ai 12 mesi. L'intera gestione viene semplificata e velocizzata, con benefici che si spera siano presto evidenti. Resta l'obiettivo fondamentale di allargare la platea dei giovani coinvolti, raggiungendone il maggior numero possibile. Per partecipare essi dovranno fare una domanda all'Ufficio giovani e servizio civile, che li abiliterà a scegliere i progetti veri e propri. La prima sperimentazione del SCUP avverrà con il servizio civile di Garanzia giovani. A giorni uscirà l'avviso agli enti per la presentazione di proposte progettuali ed entro metà febbraio ci sarà l'apertura ai giovani.
La gestione dei progetti afferenti del Servizio civile nazionale resta regolata invece dalla normativa nazionale, secondo modalità proprie, curate dalla struttura provinciale competente per il Servizio civile.

 
 
 
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