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Provincia Autonoma di Trento - Politiche giovanili

 
 



 
 

Sintesi progetto "Un treno per l'Europa"

Un treno per l’Europa è un progetto pilota che, in questa sua prima edizione, vede coinvolti, in una prospettiva di governance, attori istituzionali e non, quali Associazione Punto Europa.org, Comune di Trento, Provincia autonoma di Trento, Associazione “ILuoghi, Centro di educazione alla cittadinanza(Bs) e Centro europeo Jean Monnet.

Il progetto offre l’opportunità a venti giovani trentini, 10 residenti nel Comune di Trento e 10 nel restante territorio provinciale, di età compresa tra i 20 e i 26 anni, di partecipare ad un percorso multidisciplinare, orientato ad accrescere la consapevolezza di essere parte attiva dell’Unione Europea ed a sviluppare un senso di cittadinanza di ampio raggio, che esula i confini dello Stato Nazione e che si carica di un significato europeo, transnazionale.

I partecipanti saranno impegnati in 3 fasi del progetto.

- I fase FORMATIVA, punta a trasmettere competenze relative all’Unione Europea, al suo funzionamento e alle istituzioni che la compongono;

- II fase: ESPERIENZIALE, vede i ragazzi impegnati in un viaggio a Berlino, alla scoperta dei luoghi simbolo della storia europea del ‘900;

- III terza fase: RESTITUTIVA, è tesa a riflettere sull’intero percorso effettuato e, pertanto, a raccogliere e sintetizzare, in un’ottica comune, le impressioni  maturate dai ragazzi nel corso delle fasi precedenti.

La finalità principale è quella di stimolare la partecipazione attiva e il confronto tra i partecipanti per promuovere una mentalità aperta al confronto e al dialogo, primo passo per favorire la conoscenza reciproca tra popoli e stimolare una coscienza comune.

Un treno per l’Europa è un progetto rivolto alle giovani generazioni perché all’interno di un mercato comune, ormai consolidato e riconosciuto, quello della libera circolazione delle idee è in assoluto il patrimonio immateriale più significativo su cui investire, per creare così un’Europa non solo basata su scambi commerciali,  ma fatta di relazioni umane, tra cittadini consapevoli di esserlo. Come viene ribadito nella Dichiarazione di Schuman del 9 maggio 1950, infatti, "L'Europa non potrà farsi in una sola volta, né sarà costruita tutta insieme; essa sorgerà da realizzazioni concrete che creino anzitutto una solidarietà di fatto.”

 
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